Descrizione
“L’esagramma è dominato dalla simbologia del drago, creatura solare il cui regno è l’infinito e il cui dominio la luce, che rappresenta la coscienza attiva, l’intelligenza, la forza pura e, in generale, il mondo intero. I ‹‹ draghi volanti ›› erano le cavalcature degli dèi, essi stessi, anzi, cavalli celesti e immortali. Potenza celeste ordinatrice e creatrice, il drago fu simbolo dell’autorità imperiale e dell’imperatore, fu associato alla folgore (sputa fuoco) e alla fertilità (porta la pioggia), cioè simboleggiò le funzioni legali e i ritmi della vita, garanti le une dell’ordine e le altre della prosperità. E’ appunto il principio celeste (C’iên), origine del cielo e produttore della pioggia, quello rappresentato dalle sei linee yang che raffigurano sei draghi legati l’uno all’altro, ma i sei tratti sono simbolicamente anche le sei tappe della rilevazione, dal ‹‹drago nascosto››, potenzialità, non manifestazione, inattività, ai ‹‹nove›› ‹‹tutti in movimento››, attuazione, attività completamente estrinsecata. Il segno è scritto al solstizio d’estate quando la luce raggiunge la sua massima espressione, perciò l’esagramma parla ripetutamente di riuscita….”